Siena - giornate campanologiche 2023

Il 18 e 19 marzo i membri dell'Associazione Italiana di Campanologia si sono ritrovati a Siena in occasione dell'assemblea annuale e della conferenza intitolata "I fonditori di campane medievali nell'Italia centrale", ospitata dalla Contrada del Leocorno. Il convegno, moderato dal vicepresidente dott. Romeo dell’Era, è stato tenuto da due esperti di campane, Sauro Cantini e il prof. Giuseppe D'Onorio, i quali hanno dedicato molti anni agli studi sulla campanologia medievale e che hanno all'attivo pubblicazioni di grande interesse storico.
Alla luce di questo incontro è emersa una realtà importantissima che riguarda la nostra penisola: il Centro Italia è estremamente ricco di campane medievali; altrettanto ricca è la varietà di magistri campanarum che si sono susseguiti in questo periodo storico, molti dei quali hanno sicuramente assorbito le innovazioni attuate dai fonditori pisani, la cui opera può essere considerata una vera e propria scuola.

Un ringraziamento va ai vari relatori, all'Assessore alla Cultura del Comune di Siena Pasquale Colella Albino che ha presenziato e agli amici della Contrada del Leocorno, rappresentati dal Rettore Alessandro Mariotti e dal Vicario Generale Francesco Farnetani, che hanno accettato di ospitare questo evento culturale.
Non sono mancate le visite ufficiali ai complessi campanari più importanti della città che conservano campane di grandissimo valore storico, quali San Martino, Sant'Andrea e ovviamente la Cattedrale, che possiede una delle campane più antiche d'Europa tuttora funzionanti: la città di Siena - e la Toscana in generale - detengono la maggiore densità di campane medievali in Europa, ed anche in qui, oltre alle produzioni autoctone, hanno lasciato la loro impronta i grandi fonditori della scuola pisana. Gli esemplari più eminenti sono la campana del 1109, conservata nel Museo Civico, e quella del 1149, che ancora suona dal campanile della Cattedrale. Quest'ultima è un bronzo di particolare interesse, di forma alveare anteriore e con l'iscrizione, in parte graffita e in parte a rilievo, che contiene il riferimento a fonditore, anno e committente. La cattedrale possiede altri interessanti quattro bronzi medievali di XV secolo e una campana più moderna fusa nel XIX secolo.

Le ispezioni, durante le quali sui singoli bronzi sono state fatte misurazioni metriche e acustiche, non si sono limitate alla Cattedrale: sono state visitate anche San Martino, che possiede ben due campane medievali - di cui una pisana - e Sant'Andrea, sul cui campanile massiccio trovano posto due campane pisane. Anche la Torre del Mangia possiede una campana medievale pisana della fine del XIV secolo, oltre ad un bronzo di XV secolo e il celebre campanone "Sunto" fuso nel 1665, al quale la città è tanto affezionata. Un ringraziamento speciale è d'obbligo nei confronti dell'Opera della Metropolitana di Siena, del Comune di Siena, di Don Roberto Bianchini e di Mons. Floriano Vassalluzzo, che hanno permesso le varie visite.

Ermenegildo Guerra