Bologna - giornate campanologiche 2025

Quest'anno è stata Bologna la tappa scelta per le giornate campanologiche, sabato 22 e domenica 23 marzo, dove i nostri soci hanno partecipato all'annuale assemblea ordinaria e, guidati dai campanari dell’Unione Campanari Bolognesi e del Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei, hanno potuto osservare da vicino alcuni dei principali concerti di campane della città felsinea.
Già durante i lavori assembleari, nella mattinata di sabato, i partecipanti hanno potuto avere un primo assaggio dell’arte campanaria locale assistendo al suono “a Doppio” effettuato dai campanari bolognesi sulle quattro campane della Parrocchia della Santissima Trinità, realizzate dal Cav. Cesare Brighenti nel 1948.
Nel pomeriggio è stato visitato il campanile della Basilica Collegiata dei Santi Bartolomeo e Gaetano con il suo straordinario concerto di quattro campane firmate Clemente Brighenti 1857 e a seguire quello dell’iconica Basilica Collegiata di San Petronio, culla dell’antico sistema di suono “alla bolognese”, le cui storiche campane, fuse tra il 1492 e il 1584, hanno attirato particolarmente l’attenzione dei soci. Non sono mancate anche qui le dimostrazioni di suono da parte di una squadra di campanari bolognesi.

Il primo appuntamento della domenica è stato l’alto campanile della Cattedrale Metropolitana di San Pietro, costruito tra il 1184 e il 1426 inglobando l’antico campanile circolare paleocristiano che, eretto nel sec. X, è la più antica costruzione della città ancora in piedi. Arrivati in cella campanaria è stato ammirato il grosso concerto campanario, il più pesante suonabile “alla bolognese”, i cui antichi rintocchi, dominati dal possente suono della cinquecentesca campana maggiore, opera di Cesare Vernizzi e dello svizzero Johann Heinrich Lamprecht, hanno suonato appositamente per questa visita. Scesi dalla torre della cattedrale, i partecipanti si sono recati verso la seconda tappa della giornata, il campanile della Chiesa di San Giacomo Maggiore con le sue cinque campane, frutto della combinazione di un doppio in minore e in maggiore.
La giornata si è chiusa nel primo pomeriggio con la visita del campanile della chiesa di San Girolamo della Certosa, sita all’interno dell’omonimo complesso cimiteriale monumentale. I soci hanno potuto anche qui ascoltare e osservare da vicino l’antico concerto di quattro campane in accordo minore, uno dei primi ad essere montato all’uso bolognese.

Un programma intenso e variegato ha reso queste giornate campanologiche 2025 un’esperienza costruttiva e indimenticabile per tutti i partecipanti. Oltre all’importante momento assembleare e di confronto tra soci, la due-giorni bolognese si è rivelata un’occasione preziosa per riscoprire lo straordinario patrimonio campanario della città, un autentico tesoro di suoni che resiste al tempo e alle mode. La passione e la dedizione dei campanari locali, custodi instancabili di questa antica tradizione, hanno saputo trasmettere ai presenti tutto il fascino e la suggestione di un’arte che è insieme musica, storia e identità popolare.

Tommaso Sorrenti